Di Paola Volpe @Istruttorecinofilo_paola_volpe
Se il tuo cane abbaia troppo, il padrone può essere accusato di disturbo della quiete pubblica. Ma attenzione a valutarne correttamente i casi!
I cani hanno diritto di abbaiare, poiché considerato “diritto essenziale dei cani”: così si è pronunciato il Giudice di Pace di Rovereto, in sentenza dell’11 08 2006.
Il diritto di abbaiare del cane viene definito sacrosanto, soprattutto se l’animale percepisce un’eventuale minaccia al suo territorio (sentenza del Giudice di Lanciano).

Secondo la legge, i rumori che rimangono sotto la soglia della normale tollerabilità non possono essere vietati. I limiti variano a seconda anche dell’orario, infatti, i rumori diventano illegali se superano:
I 5 decibel dalle ore 6.00 del mattino alle 22.00;
I 3 decibel nelle ore notturne.
Se il cane provoca disturbo a molte persone, quindi non solo ai vicini, sussiste il reato di disturbo della quiete.

In questo caso, il padrone rischia l’arresto fino a tre mesi e al pagamento di una multa fino a 309 euro.
Poiché si tratta di un reato procedibile d’ufficio, basterà una semplice segnalazione o una denuncia da parte di un vicino. Le forze dell’ordine potranno intervenire e, con l’autorizzazione del tribunale, potranno provvedere al sequestro preventivo del cane, in caso di pericolo di reiterazione del reato.

Nel caso, invece, il rumore disturbi solo poche persone, si tratta di un semplice illecito civile. In questo caso, non si potrà procedere con la denuncia, ma solo tramite avvocato e ricorrere in tribunale. Il giudice potrà ordinare di adottare alcune misure necessarie, come l’insonorizzazione dell’appartamento, per evitare ulteriori molestie acustiche.