EDUCARE IL GATTO, MISSION IMPOSSIBLE!

by Giuliana Giannattasio

Di Giuliana Giannattasio

Educare un gatto è praticamente impossibile! O meglio, pretendere che esegua i nostri ordini e faccia solo ciò che gli consentiamo è solo utopia!

Questo non perché il gatto sia meno intelligente del cane, perché non comprenda ciò che gli comunichiamo, tantomeno per il piacere di contrastare le nostre richieste.
Semplicemente la sua etologia non prevede di ricevere ed eseguire ordini, si tratta di un animale autonomo, dalla personalità affermata, che in sé serba da sempre la libertà, la necessità di seguire il bisogno del momento.
Il cane, diversamente, è ben lieto di ricevere direttive da seguire mediante le quali rafforza il suo rapporto di intesa e massima fiducia con il suo umano.

Questo prescinde invece dal far sì che il gatto prenda o meno alcune abitudini, soprattutto nei piccoli. Ad esempio l’ utilizzo della lettiera, cosa abbastanza naturale nel gatto, purché posta correttamente anche quando sono piccolissimi, la gestione graduale dell’ accesso ad uno spazio esterno privato (che personalmente sconsiglio), il mordere le mani quale simulazione di preda, gioco condiviso con i fratellini in assenza dei quali è fortemente sconsigliato sostituirsi. In tal caso parliamo di abitudini organizzative prevalentemente per i piccini.

Pertanto, se avete scelto di adottare un gatto o ci state pensando, rassegnatevi alla sua esigenza di stare in alto, come la natura di preda e predatore gli suggerisce. Per questo salterà sul tavolo e farà da centrotavola, raggiungerà la cucina, dormira’ sugli armadi, prediligera’ il letto alla simpatica cuccetta che avete acquistato ad hoc e riposto a terra nel corridoio.
Avrà la necessità (da non sottovalutare) di affilare le sue unghie (non fatevi mancare un tiragraffi), non ammetterà porte chiuse,  vi sveglierà alle 5 del mattino per essere nutrito, giocherà con l’ acqua del rubinetto,  non si girerà quando lo chiamerete se avrà capito che non avete nulla di interessante da comunicargli ( perché lo avrà capito)

Questo e tanto altro ancora fanno dei mici animali superlativi, affascinanti che lo rendono un animale unico, da imparare a comprendere, con cui condividere i migliori momenti di relax che solo un gatto sa infondere. Visti i suoi codici di comunicazione differenti dal cane e più distanti dai nostri, resta ancora un incompreso gentile, dall’ ingegno aguzzo e ricco di sfumature, di certo non alla portata di tutti.

Attenzione però! Vista l’ insistenza di alcuni umani che faticano a rassegnarsi, i mici sanno eseguire molto bene ogni ordine compiacendo i più ottusi, almeno fino a quando non hanno girato l’angolo gonfi di orgoglio, certi di aver ottenuto il risultato.

Non resta che metterci in ascolto per comprendere una lingua nuova, ricca di contenuti e affetto da imparare a donare e ricevere.
Il primo passo da compiere è accettare la natura dei mici e le loro insite esigenze.

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