CANE IN BRACCIO, NON FARLO SE NE INCONTRI ALTRI!

by Giuliana Giannattasio

Cane in braccio

Di Giuliana Giannattasio

Prende il proprio cane in braccio per lo più chi ha un cucciolo o un cane di taglia toy, nel tentativo di proteggerlo da altri cani più grandi. In realtà è la cosa peggiore che si possa fare per diversi motivi!
L’istinto di tirare su il piccolo in occasione di un incontro con altri cani non fa altro che attirare di più l’ attenzione verso il piccolo, facendoli avvicinare troppo, saltare su agitati nel tentativo di raggiungerli.

Questo non significa che un cane più grande voglia “mangiare” o aggredire il più piccolo, semplicemente con questo gesto si attiva l’effetto “preda” da raggiungere, come capiterebbe con un gatto che sale su un albero per mettersi al sicuro.
Quasi sempre sono gli umani a vivere nel terrore che un cane di taglia più grande possa aggredire e ferire il proprio piccino, ma raramente questa possibilità è realistica.

Tutti i cani, grandi e piccoli, comunicano già a distanza le loro intenzioni con la postura assunta, protesi dunque in avanti e con la coda alta.
Il ringhiare è una manifestazione di intenzione ancor più chiara e leggibile. Sta di fatto che i cani di taglia grande sono per lo più interessati a conoscere i piccini e si avvicinano entusiasti scodinzolando per annusarli pacificamente.
Tirare su il proprio cane significa modificare questo interesse condizionandone una naturale gestione ed esasperandolo, impedendo inoltre una corretta socializzazione del cucciolo o toy che sia, facendolo crescere fobico e timoroso, più o meno come accadrebbe per un bambino tirato via all’arrivo di altri!

Se incontrate un cane più grande, osservate bene il suo atteggiamento prima di assumere comportamenti sbagliati creando danni.
Se invece ci sono diversi cani e credete che uno di essi stia comunicando aggressività, cambiate semplicemente strada senza scatti improvvisi!

Non sottovalutate, inoltre, che più spesso sono proprio i cani di taglia piccola ad essere poco socievoli e nervosi (magari perché vedono tutto il mondo troppo grande e dal basso), e che quindi è bene lavorare su una corretta socializzazione senza rinunciare a far gestire agli attori dell’incontro la nuova conoscenza, sempre ad “armi pari” e in campo neutro, quindi in strada o al parco al guinzaglio, lasciandoli a terra, perché possano interagire e misurarsi tranquillamente. Se si manifestano tensioni, potete valutare di interrompere l’incontro procedendo per altra via!

Ricordate che la passeggiata non è una visita alla toilette, è un incontro con il mondo, con i propri simili con cui giocare, annusarsi, rapportarsi, socializzare! Fare nuovi o già noti incontri è un momento fondamentale della giornata dei nostri amici che trascorrono, per lo più intere giornate a dormire in attesa di coccole e qualcosa da fare.

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